sabato 1 aprile 2017

INDIETRO MEZZA (di Piero Nicola)

  A volte ritornano. Quando il bastimento sta navigando in una palude stigia e verso le secche, succede che un comandante ordini "macchina indietro" per cambiare rotta. Ciurma e ufficiali venduti si adeguano, oppure  minacciano il democratico ammutinamento. Il capitano De Gaulle, per esempio, fu messo da parte, e la Francia proseguì nel pelago oscuro e fetente.
  Siamo alle solite. Un capo sprovvisto del potere necessario, è costretto a barcamenarsi e a ripiegare, salvo mandare alla malora nemici e amici codardi, ritirandosi a vita privata. Il potente mondo mondialista, che sacrifica vittime umane sull'altare arcobaleno della dea Economia di mercato e della dea Libertà prostituta, ha avversato Trump così da inibirgli i provvedimenti di difesa contro l'ingresso in America di possibili terroristi, gli ha scatenato addosso una campagna denigratoria mettendo in dubbio la validità della sua elezione, rendendolo bersaglio d'ogni possibile discredito, e ha creato una defezione nel suo partito, facendo fallire il suo progetto di revisione dell'assistenza sanitaria (forse il punto più discutibile del suo programma).
  Ora che Trump prende misure protezionistiche per la giusta difesa della salute sociale in patria, anteposta al generale vantaggio economico, l'isterico sollevamento di pontefici e sacerdoti del libero mercato planetario (nella cui greppia costoro mangiano a quattro palmenti, con indosso le svariate vesti di giornalisti, opinionisti, grandi esperti, parlamentari, statisti e prelati) non riuscendo a nascondere il livore, scopre la loro bassezza e il torto marcio, dimostra la validità e una certa giustezza del loro avversario. Essi sono stupidi e miopi, perché quelli come Trump li salverebbero dal prossimo naufragio. Questo fatto è già accaduto nella storia dei fallimenti democratici. Essi sono sciocchi bugiardi in via di schiantarsi nel muro della realtà, il muro della nazione e della famiglia, che non tollerano la violazione della loro essenza e gli usi contro natura. La mancanza di realismo e di dirittura rovinò regni e casate.
  Non si vuole mettere Trump sul piedistallo. Tra il peggio e l'ottimo, tra il male e il bene, ci sono valori intermedi, che hanno pure il loro peso. Trump  è soltanto meglio o meno peggio, né raggiunge la sufficienza. Ma egli inverte la tendenza che da gran tempo conduce nell'inciviltà. Per principio e in generale, le sue mire controcorrente sono benefiche: salvaguardia degli interessi materiali e morali degli americani, contro la disgregatrice liberalizzazione dei commerci, contro l'immigrazione incontrollata e irregolare, contro il dominio e gli scopi dei banchieri, dei pescicani della finanza, dei gruppi multinazionali o semplicemente capitalisti, contro il lassismo e la falsa bontà che generano disordine e insicurezza. Ma la libertà democratica di far valere gli interessi d'ogni parte, può rovesciare chi contrasta gli egoismi pervertiti e perfidi dei paperoni e dei loro cortigiani.  


Piero Nicola

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