lunedì 24 aprile 2017

ALLA FINE VINCE LA RADICE (di Piero Nicola)

La democrazia è lo strumento di potere dei poteri forti associati, che fanno i loro interessi e gustano l'esercizio dell'impero, sempre condizionato dal loro tornaconto. Essi si servono dei capi politici, i quali conquistano il favore popolare degli elettori. In questo sistema scade il valore della civiltà, perché i poteri forti sorgono da una lotta spregiudicata e priva d'alti ideali. La dottrina liberale per cui questo genere di selezione produrrebbe i migliori potentati è del tutto fallace. Il machiavellismo è corrotto, i suoi scopi sono gravemente viziati. I capi carismatici in grado di determinare il bene facendovi soggiacere i voleri della potenza economica e finanziaria, una volta che si siano affermati non possono reggere alla forza delle opposizioni nella democrazia. Ne abbiamo avuto una dimostrazione con Trump presidente, col suo opporsi al sistema dominante. In sostanza, egli ha dovuto rientrare nei ranghi.
  Uno stato parlamentare come la Confederazione Elvetica apparentemente ben ordinato e prospero, si regge nondimeno su una legislazione demagogica e corrotta, contraria al benessere etico e spirituale. Il vero cattolico, che possiede il giusto metro della moralità (necessaria anche al potere temporale) riscontra come in Svizzera vigano leggi degradanti per l'uomo (divorzio, aborto, eutanasia, legittimazione di vizi, contagio di varie dottrine empie e contro natura). E molti sono i compromessi ivi accettati con l'innaturale  mondialismo.
  L'occidente cristiano mantiene al fondo due fattori di salute costituzionale: l'eredità cristiana e la patria identità. Il primo elemento è intaccato dall'errore eretico, il secondo è dotato d'una maggiore integrità sotto le sovversive incrostazioni ideologiche e nonostante le originarie differenze regionali di tradizioni, linguaggi e vicende storiche. Tuttavia tali comunioni di razza, lingua, storia, costumi, cristianesimo formano corpi inconfondibili e forze ancora indistruttibili, sottostanti alle società imbastardite da idee e norme mutevoli, di fittizio predominio.
  Ne abbiamo il riscontro allorché tale sovrastruttura ideologico-normativa si indebolisce a causa della sua intrinseca debolezza dovuta alle deviazioni dalla legge naturale. Oggi infatti, giunti all'estenuata aberrazione delle libertà e dei diritti che generano il disordine dei costumi e il nichilismo, e all'aberrazione dell'internazionalismo che ferisce il nucleo dell'identità nazionale e dei suoi valori, oggi sorgono in loro difesa i cosiddetti populismi, cresce una reazione diremmo fisiologica. Il fenomeno è palese in America, dove il nazionalismo impersonato da Trump ha ottenuto il successo; in Inghilterra, con il referendum per l'uscita dall'UE; in Francia, con la parziale riuscita della Le Pen; nei Paesi dell'oriente europeo e in Russia, con Putin; nell'Europa intera, con la crisi dell'Unione Europea di Bruxelles, dovuta anzitutto all'Euro, artificio della moneta unica per nazioni che conservano un proprio bilancio e una propria naturale autonomia, lesa da leggi unitarie e uniformi, oltre a tutto conformi al mondialismo.  
  Per ora, il disfacimento della multinazionale anima cristiana dell'Occidente non è avvenuto; si può ritenere che non avverrà. La soluzione cosmopolita liberista e nichilista deve morire del suo male, e non si prospetterà altro rimedio che il ritorno alla tradizione. Il che non significa che debba essere un ritorno onesto, che allora non si tratti di un nuovo paganesimo e di eresia, di cui purtroppo si sono dati precedenti parziali nel Rinascimento, e peggiori col nazismo; a meno che il beneaugurato Dito di Dio non intervenga almeno in qualche parte della terra..

Piero Nicola

    

2 commenti:

  1. in effetti, la democrazia rappresentativa, senza sussidiarietà, è una forma di oligarchia mascherata.
    Mi fa però molto piacere proporre l'alternativa possibile, ovvero la "società partecipativa" secondo Dottrina sociale, un'idea di Pier Luigi Zampetti:

    https://lafilosofiadellatav.wordpress.com/i-maestri-2/pier-luigi-zampetti/

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  2. Piero Nicola ci propone una puntuale definizione del motore attivo nel sottosuolo "magico". tale motore agita il mondo moderno, indirizzandolo ai tenebrosi orizzonti del Nulla, venerato dai sapienti militanti nel "partito" di Soros.
    Purtroppo l'argine cattolico sta rivelando la vulnerabilità della nuova teologia (oltre la immoralità di una ingente frazione del clero)

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