martedì 4 ottobre 2016

IL TEATRINO APOCALITTICO SULL'AEREOPLANO (di Piero Nicola)

   Dobbiamo ricordare che negli ultimi tempi "vedrete l'abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo" (Mt. 24, 15), e che "sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore , se possibile, anche gli eletti" (Mt. 24, 24)? Sarà comunque logico che l'Anticristo, presente in ogni tempo (II Tes. 2, 7 - I Gv. 2, 18; 4, 3), debba essere abile ingannatore. Ma dove sta oggi l'inganno peggiore?
  E allora quale meraviglia se il provato scaltro e falso maestro rilascia ai giornalisti una verità, utile a lui e alla sua dottrina?
  È ormai evidente che la legge Cirinnà, che ha istituito il matrimonio omosessuale, ha fatto fiasco. La maggioranza dei sodomiti e delle lesbiche non hanno interesse a impelagarsi in legami legali né a formare famiglie con prole. D'altronde, nessuno come loro è cosciente della precarietà dei loro rapporti. Quanto alla massa eterosessuale raggirata con le proclamazioni di libertà e diritti uguali per tutti e con la misericordia bergogliana, una volta dato il consenso, è stata naturalmente ripresa dal buon senso e dalla diffidenza verso strani concorrenti nel beneficiare delle provvidenze sociali riservate ai coniugi e alle famiglie. Inoltre i transessuali non sono mai stati simpatici, soprattutto alle donne, alle quali la gran parte di loro fa concorrenza.
  Perciò Bergoglio, nella sua apparentemente informale e ricorrente conferenza stampa sull'aeroplano, si è lanciato contro gli internazionali demolitori della famiglia, che persino nelle scuole fanno valere la teoria del gender.
  Quanti ingenui cattolici o presunti tali, insidiati dai dubbi, hanno tirato un sospirone di sollievo, e si sono rivoltati a vilipendere i maligni retrogradi che avevano inteso mettere loro pulci nell'orecchio!
  E voilà! Il gioco di prestigio è riuscito! Ma per non lasciare che qualcuno con certe deduzioni rovinasse l'impostura già stabilita, l'uomo venuto dalla fine del mondo ha precisato che omosessuali e transessuali non sono da condannare. Gesù non li scaccerebbe, ha detto. Sicché ha fissato la sua affermazione secondo cui egli non ha facoltà di giudicarli. Ha ricordato d'aver ricevuto un tale che da uomo si era fatto donna ed era felice della mutazione. Comunque sia, ha ripetuto, il peccato non risulta da un comportamento, ma è oggetto di esame morale, caso per caso, nelle sedi opportune. E poteva forse smentirsi l'amico di Pannella, della Bonino e di Scalfari?
  Il diavolo fa le pentole, non i coperchi. Il ridicolo dello strale scagliato contro i propugnatori del gender, nemici della famiglia, sta nel fatto che egli dichiarò di astenersi dall'interferire nella legislazione dello stato laico, quando esso emanò la legge Cirinnà, esiziale per la famiglia, e nel fatto che egli lascia correre circa il divorzio, l'aborto, la pornografia e altri vizi legalizzati, grandi rovine per la famiglia.
  Ma qual è il succo della commedia aerea? Con un ortodosso giro di valzer, che ha dato armi agli scaltri e agli ottimisti difensori dell'occupante il Trono di Pietro, costui ha ribadito l'ereticissima teoria e prassi che abolisce la certezza della Legge di Dio, che fa affidamento sulla coscienza individuale e assegna il predominio alla misericordia (presunta) sulla giustizia e sulla verità.


Piero Nicola 

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