mercoledì 16 marzo 2016

Finiani dopo Fini: Giorgia Meloni

Una sola è la destra e vi appartengono tutti coloro che la Religione, il bene e la gloria dello strato hanno in mira.
Clemente Solaro della Margarita


 Il riscatto della città di Roma, oggi discesa al rango di Topolinia, è la riparazione dei danni ingenti causati dalle licenze concesse dal potere non vedente o complice agli autori dello sfregio e del furto inurbano: malavitosi, speculatori, faccendieri, costruttori selvaggi, portaborse, funzionari oziosi, insaziabili clientele, vandali e teppisti, preti modernizzanti e silenti.
 Ora è evidente che la riparazione dei danni è stretta competenza di persone esperte e non di demagoghi urlanti e squillanti.
 Guido Bertolaso si è dimostrato capace di affrontare e risolvere i problemi posti da amministratori incapaci e/o corrotti, e pertanto può candidarsi legittimamente a sindaco di una città intorno alla quale si sono stretti i nodi dell'inefficienza e della corruzione.
 Vigorosa giornalista e ardente parlatrice, l'onorevole Meloni rappresenta la politica politicante in una scena cittadina, che esige l'intervento di amministratori capaci di attivare un apparato amministrativo a dir poco lento e farraginoso.
 Alla finestra dei curiosi si affaccia il sospetto che l'onorevole (a suo tempo finiana) Meloni sia erede della gelosia e degli associati malumori, che hanno suggerito a Gianfranco Fini di cercare fortuna nell'ufficio del presidente Giorgio Napoletano.
 L'onorevole Meloni ha (certamente) una perfetta conoscenza della storia missina e post-missina, dunque sa che la destra minoritaria ottenne un dignitoso successo politico dopo le elezioni del 1958, perché la dirigenza (costituita da Arturo Michelini, Ernesto De Marzio, Nino Tripodi e Nicola Foschini) decise di svolgere (insieme con i monarchici di Alfredo Covelli e Achille Lauro) l'unico ruolo possibile, cioè la contrattata subalternità al potere democristiano.
 L'onorevole Meloni conosce altresì la storia della sollevazione almirantiana che, alla vigilia del congresso nazionale del Msi (Genova 1960) fu causa della sospensione del congresso e della caduta del governo monocolore di Ferdinando Tambroni. La stizzosa insorgenza almirantiana fu causa involonaria del conseguente avvio della politica di centro-sinistra. Vicenda ricostruita da un attendibile testimone, il giornalista e storico Luciano Garibaldi.
 L'onorevole Meloni non può ignorare, infine, l'efficacia disintegrante esercitata dall'irriducibile intransigenza dei fedelissimi, dopo che Almirante diventò erede della politica di Michelini, inflessibilità da cui discese la dissoluzione della destra unita, faticosamente organizzata dallo stesso Almirante nei primi anni Settanta del secolo scorso.
 La storia dell'intransigenza a destra è una storia di azzardate candidature al comando e di amari insuccessi, ossia la storia della superba illusione che ha ottenuto, ultimamente, un patetico risultato: la grottesca subordinazione di Fini a Napolitano.
 Alle insorgenze contro Silvio Berlusconi soggiace nuovamente l'eterna illusione di conquistare il cuore del popolo moderato mediante l'elevazione quasi infantile di squilli estremi.
 Berlusconi non incarna il sogno della destra ideale. Purtroppo i suoi collaboratori e gli alleati competitori non sono migliori di lui. D'altra parte il problema della successione è ineludibile, vista l'età dell'attuale guida politica del centrodestra.
 Certo è che l problema della successione non può essere affidato a precipitosi sfasciacarrozze e/o a politicanti di rango addirittura inferiore a quello di Berlusconi.
 Si scopre infine che nel centrodestra non si è manifestato un uomo politico dotato dalle caratteristiche del vincitore (e neppure del competitore) e che all'orizzonte si affaccia un futuro difficile, in cui gli esponenti della destra dovranno dedicarsi alla riflessione della loro attualmente labile identità.

 Si apre una fase in cui gli esponenti della cultura devono fare un passo avanti e disegnare il profilo dignitoso di una destra capace di affrontare le sfide del nichilismo avanzante dall'ovest del pianeta.

Piero Vassallo 

Nessun commento:

Posta un commento