lunedì 5 gennaio 2015

PREGARE NON BASTA (di Paolo Pasqualucci)

Il cardinale B u r k e ha di recente rivolto un appello ai fedeli, dopo il famigerato Sinodo sulla famiglia: “[…] Sono molto preoccupato, ha detto, e chiamo tutti i cattolici, laici, sacerdoti e vescovi, a impegnarsi, da oggi fino alla prossima Assemblea sinodale [il prossimo ottobre] al fine di mettere in luce la verità sul matrimonio”. Mettere in luce questa “verità” significa ribadire la sana dottrina cattolica, difendere l’intero deposito della fede, sempre più minacciato dalle sconcertanti iniziative di Papa Bergoglio. L’appello del cardinale è rivolto a tutti i fedeli. È evidente che non si tratta di un semplice invito a pregare per il trionfo di Cristo o a vivere da buoni cristiani, al fine di convertire il mondo con il nostro esempio. Le preghiere, si suppone, le diciamo tutti ogni giorno. E non cerchiamo forse tutti di vivere da buoni cristiani, con l’aiuto di Dio? “Impegnarsi a mettere in luce la verità del matrimonio”, significa oggi impegnarsi ognuno secondo le sue capacità nella indispendabile battaglia dottrinale per la difesa del dogma della fede. Questa battaglia non può evidentemente essere limitata alla dottrina sul matrimonio. Il tentativo in corso da parte della componente deviata della Gerarchia cattolica attuale di distruggere il matrimonio cattolico, si inquadra nel più generale tentativo in corso, dal Vaticano II in poi, di “riformare” secondo le esigenze del secolo la dottrina e la pastorale della Chiesa nella loro totalità.
 Lo sappiamo tutti, che è così. Occorre dunque insistere nella battaglia dottrinale, perché la dottrina altro non è che l’insegnamento di Cristo Nostro Signore, completato dagli Apostoli e mantenuto nei secoli dal Magistero della Chiesa, sino al pastorale Vaticano II escluso. Essa è attualmente circondata da un’enorme ed interessata confusione che noi, come cattolici, abbiamo innanzitutto il dovere di cercar di dissipare.
La critica documentata ai testi del Concilio, alle loro ambiguità e ai loro errori, ha ormai una storia abbastanza lunga. Sarebbe grave lasciarla morire nelle opere degli studiosi che hanno avuto il coraggio di affrontarla in modo sistematico: Romano Amerio, mons. Brunero Gherardini e qualcun altro. Continuare a rifugiarsi nella leggenda del postconcilio che sarebbe l’unica causa di tutto, anche se sì, ovviamente, dài, nel Concilio ci sarebbe qualcosina da rivedere, qualche espressione infelice…Come mai, dopo i dogmatici e perfettamente ortodossi concili di Trento e primo Vaticano non c’è stato alcun “postconcilio” apocalittico eversore della Chiesa, sino alle fondamenta?
Del pari, non sarebbe forse l’ora di accorgersi che il bicchiere non è a metà vuoto solo ora che c’è Papa Bergoglio? Che il bicchiere ha cominciato ad essere mezzo pieno e mezzo vuoto sin da Giovanni XXIII, l’artefice della pastorale dell’aggiornamento imposta al Concilio? La liturgia cattolica chi l’ha distrutta: Montini o Bergoglio? E il bacio pubblico al Corano, non è stato opera di Giovanni Paolo II, il quale, tra altre cose, ha anche criminalizzato l’intera storia della Chiesa con le sue continue e assurde profferte di scuse al mondo? Ed anche Benedetto XVI, certamente il migliore dei Papi postconciliari, ha forse modificato l’impostazione disastrosamente “ecumenica” che caratterizza la Chiesa dal Concilio in poi? Una Chiesa che, lo vediamo tutti, ha da cinquant’anni smesso di convertire individui e popoli a Cristo per dedicarsi alla costruzione della pace mondiale mediante il “dialogo”, unitamente a tutte le altre religioni della terra!
Fondare “Leghe per la preghiera di riparazione” è certamente bello. Ancor più bello e sicuramente più utile sarebbe, a parer mio, fondare “Leghe per discutere le deviazioni dottrinali e liturgiche nella Chiesa attuale”. Ed inoltre: “Leghe per dibattere le insufficienze della Messa del Novus Ordo”, che assomiglia in modo impressionante al rito degli eretici Anglicani, guarda un po’ la combinazione… Ed è certo bello consigliare i fedeli ad aver sempre fiducia nella Provvidenza ma è sbagliato dir loro che, nella spaventosa situazione attuale della Chiesa e dell’Italia, essi “devono solo praticare la vita dei buoni cristiani mettendo tutto nelle mani della Provvidenza”. Certamente anche il fondatore dei Francescani dell’Immacolata ha praticato e pratica, sicuramente assai meglio di me, la vita del buon cristiano, mettendo tutto nelle mani della Provvidenza: tuttavia ha lasciato demolire, mese dopo mese, il suo meraviglioso ordine senza muovere un dito. Ed ora anche le Francescane dell’Immacolata hanno completamente ceduto, come si evince dalla loro recente Nota Ufficiale, a dir poco deprimente, che ho letto su Chiesaepostconcilio.blog del 24 dicembre scorso.
Mi sbaglierò, ma credo ci siano anche coloro che attendono, in fervore di preghiere e totale desistenza d’atti, che si compia l’ora della liberazione nell’anno 2017, greve di significati astrologici, liberatori e quant’altro la numerologia cabalistica sia capace di inventarsi. Dovrebbe infatti realizzarsi la congiunzione delle date 1517 (scisma luterano), 1717 (fondazione della Massoneria), 1917 (rivoluzione russa e apparizioni di Fatima). Sant’Agostino diceva che affidarsi alla superstizione dei numeri non è degno di un cristiano. Noi dobbiamo fare ogni giorno il nostro dovere di credenti e non pensare a queste cose. Il nostro dovere, oggi, è quello di rispondere all’appello del cardinale Burke, che possiamo considerare la nostra vera guida spirituale, unitamente a tutti quegli ecclesiastici (per ora pochi) che lo seguono e lo seguiranno. Ciò significa che dobbiamo metterci al lavoro, studiare, discutere, intervenire, per confondere i facitori di eresie e seminatori di zizzania che ammorbano l’ambiente in gran numero. Nostro Signore e gli Apostoli pregavano il Padre in continuazione. Ma si limitavano forse a questo?


Paolo Pasqualucci, filosofo cattolico

1 commento:

  1. Laudetur Iesus Christus ! Semper laudetur !

    Carissimi Sig. Vassallo,

    Il suo sito "Controvveleni e Antidoti" è stato scelto e proposto come "Sito della Settimana" dalla
    nostra WebRadio "Radio Vobiscum"

    Le auguriamo un buon proseguimento e un Anno Nuovo 2015 di serenità, felicità e fiducia nel Nostro Signore Gesù Cristo.

    « A mani giunte ! Preghiamo l’Immacolata.»

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