domenica 7 dicembre 2014

Gli scrittori irriducibili: Chiusi nelle infrequentabili nicchie, e tuttavia padroni della bella lingua

Svelato l'ostinato demone nero nascosto in Cesare Pavese e terminata l'estinzione degli scrittori ex fascisti, reclutati dalla vincente/onnivora/gongolante scolastica antifascista, alla ribalta dei premi letterari si affacciarono, in memoria del venerato pederasta dr Gerard Schreiber, i fratelli della dissoluzione ultra-borghese.
 Lo squillo festoso delle trombe iniziatiche e pedo-thanatofile fece cadere l'impalcatura sulla quale troneggiava e trombettava la cultura della sinistra invincibile.
 Consumata dallo scorrere implacabile del tempo, l'egemonia gramsciana, erede della coatta e capovolta cultura fascista, si è infine rattrappita e irrigidita in un'organizzazione corrusca & banale: l'esangue frammento einaudiano e l'infiltrata industria degli eredi di Mondadori.
  Di qui una produzione letteraria funzionale solamente all'esclusione tassativa e feroce del bello e alla calunniosa deformazione della storia italiana.
 La letteratura propriamente detta sopravvive e resiste tuttavia grazie all'ostinata creatività di autori refrattari (e perciò silenziati dai media di servizio) e alla resistenza di alcuni editori, (Marco Solfanelli in prima linea) irriducibili  alla dittatura della porno-thanatofilia.
 L'area della resistenza al cattivo gusto è costituita, oltre che da professionisti della scrittura, quali Paolo Mangiante, Tommaso Romano ed Emilio Biagini, da signore indenni dalla volgarità del salotto, donne alle quali l'elevato sentire, l'ottima cultura e la padronanza della bella lingua, consentono di descrivere il desolato presente senza ricorrere allo sgangherato turpiloquio dei letterati applauditi dal potere e adulati dalla squillante cricca dei recensori (a gettone).
 Fra gli scrittori che sfidano il potere culturale della sinistra cadaverica e imperiosa è specialmente attiva la genovese Simonetta Scotto, instancabile autrice di avvincenti racconti gialli, scritti in elegante e corretta lingua italiana.
 La più recente fatica della Scotto è Magda Dexter, intrigante e ben strutturata storia di un delitto compiuto per punire un'eroica protagonista dello spionaggio alleato attivo nella seconda guerra mondiale.
 Naturalmente il lettore curioso conoscerà il colpevole alla fine della suggerita/raccomandata lettura dell'intrigante giallo della Scotto. Il recensore tuttavia non può nascondere l'incalzante ritmo di una prosa che attira il lettore dentro la vorticosa e imprevedibile vicenda gialla con sapidi e raffinati bagliori rosa e sapienti accenni alle vicende della seconda guerra mondiale.
 Una scrittura, quella di Simonetta Scotto, che sorpassa elegantemente la linea del giallo e tuttavia non concede tregua alla curiosità agente/impellente nell'animo poliziesco del lettore.

 Il nuovo libro della Scotto è distribuito dalla società delle librerie PDE, al modesto prezzo di dodici euro.

Piero Vassallo

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